Dintorni Lisbona

CASCAIS - CABO DE ROCHA - SINTRA - OBIODOS

 

 

 

Appena fuori Cascais la costa si fa prevalentemente alta e frastagliata, interrotta da tratti bassi e verdeggianti di pinete che giungono fino a riva, o sabbiosi e mossi da dune che richiamano panorami africani.
Si susseguono spettacolari scorci paesaggistici, come la Boca do Inferno, una profonda gola della scogliera rossastra sulla quale si infrangono le onde dell'Atlantico, e la famosa spiaggia del Guincho, ben conosciuta dai surfisti.
Cascais - Boca d'Inferno - Clicca x Ingrandirla Cascais - Boca d'Inferno - Clicca x Ingrandirla Cascais - Boca d'Inferno - Clicca x Ingrandirla Cascais - Boca d'Inferno Targa- Clicca x Ingrandirla

 

Poco oltre finisce l'Europa con la punta del Cabo da Rocha che cade a strapiombo nell'oceano per 140 metri.
Tutta la zona è protetta nel Parco Naturale di Cascais e Sintra.
Cabo de Rocha - Monumento - Clicca x Ingrandirlo Cabo de Rocha - Costa - Clicca x Ingrandirla Cabo de Rocha - Costa e Fiori - Clicca x Ingrandirli Cabo de Rocha - Costa - Clicca x Ingrandirla
Cabo de Rocha - Strapiombo - Clicca x Ingrandirlo Cabo de Rocha - Monumento - Clicca x Ingrandirlo Cabo de Rocha - Costa - Clicca x Ingrandirla Cabo de Rocha - Costa - Clicca x Ingrandirla

 

 
Sintra è piacevole, coi piccoli caffè, i ristorantini, i negozietti e i palazzetti restaurati dai colori pastello che fiancheggiano le ripide stradine del centro storico, o circondano romantiche piazzette. Sintra è città reale, meta popolare del turismo anche locale, verso il Palazzo da Vila, il turrito Castello dei Morì, lo strambo Palacio da Pena.
 
CASTELLO DEI MORI
Dal VIII secolo domina la città dall'alto di una cresta della Serra di Sintra, a quattro chilometri e mezzo dal centro città.
Fu riconquistato dagli Arabi nel 1147, dopo numerosi tentativi falliti, dal rè Afonso Henriques che vi fece erigere la prima cappella cristiana dedicata a Sào Pedro de Penaferrim.
Abbandonato per secoli, conserva la sola cinta muraria medievale turrita che il rè Fernando II volle romanticamente fare restaurare nel 1860, promuovendo anche il parco che circonda il castello e conferendo al monumento una nuova dignità.

Sintra - Castello dei Mori - Descrizione - Clicca x Ingrandirla Sintra - Castello dei Mori - Torrione - Clicca x Ingrandirlo Sintra - Castello dei Mori - Torrione - Clicca x Ingrandirlo Sintra - Castello dei Mori - Torrione - Clicca x Ingrandirlo
Sintra - Castello dei Mori - Cinta Muraria - Clicca x Ingrandirla Sintra - Castello dei Mori - Cinta Muraria - Clicca x Ingrandirla Sintra - Castello dei Mori - Cinta Muraria - Clicca x Ingrandirla Sintra - Castello dei Mori - Tomba - Clicca x Ingrandirla
PALAZZO DELLA PENA
A 300 metri dal Castello, fra i boschi, agli inizi del XIX secolo c'erano le rovine di un convento cinquecentesco.
L'ambiente attirò l'attenzione del principe Ferdinando di Sassonia, marito della regina Maria II. In piena epoca romantica, il sovrano acquisì l'area, promosse il restauro del convento e, nel 1840, avviò la costruzione di quello che, secondo le sue intenzioni, sarebbe dovuto essere il «Palazzo Ideale», immerso nell'appena costituito Parco Nazionale.
Ferdinando curò personalmente la pesante decorazione del palazzo secondo i gusti dell'epoca.
I lavori furono interrotti alla morte della regina Maria, nel 1853 e vennero ripresi solo quando il rè convolò a nuove nozze, nel 1869 e il risultato finale, che vediamo ancora oggi, fu un imponente edificio che presenta un misto di stili con effetti disneyani e non poco kitsch.
Il suo successore, il rè Carlo I, con la moglie, la regina Amelia, trascorsero qui lunghi periodi, soprattutto nei due anni precedenti la caduta della monarchia e la partenza per l'esilio, nel 1910.
Dal 1912 il palazzo è museo e vi si visitano gli appartamenti reali che sorprendono per le dimensioni piuttosto minuscole delle camere dai soffitti bassi e per la semplicità dell'arredo, fra cineserie e soprammobili jugenstile.
II palazzo, circondato da un vasto parco privato, si erge in cima a una ripida collina. Un bus interno aiuta a superare i 300 metri di
ripida salita fra l'ingresso del parco (dov'è la biglietteria) e il palazzo, per non iniziare la visita col fiatone.


Sintra - Palazzo di Pena - Clicca x Ingrandirlo Sintra - Palazzo di Pena - Clicca x Ingrandirlo Sintra - Palazzo di Pena - Clicca x Ingrandirlo Sintra - Palazzo di Pena - Clicca x Ingrandirlo
Sintra - Palazzo di Pena - Ingresso e Autobus - Clicca x Ingrandirli Sintra - Palazzo di Pena - Clicca x Ingrandirlo
 
 
Cittadella fondata dai Celti nel 308 a.C., Obidos fu dei Romani dei Visigoti e degli Arabi, prima di venire riconquistata dal rè Afonso
L'intatta cinta muraria del XIV secolo protegge il delizioso borgo fatto di case bianche e di giardini fioriti.
La via principale sale alla superba Porta da Vila, residenza reale quattrocentesca impreziosita da porte e finestre manueline che oggi dopo un attento restauro, ospita un albergo, la Pousada do Castelo tra i più esclusivi del Portogallo.
Nel 1309 la regina Isabel si trasferì qui, dove fondò la Confraternita dello Spirito Santo, dedita all'assistenza dei lebbrosi e dove fece costruire la cappella di S. Vicente, più tardi diventata la Chiesa di SaoJoao Baptista, alla quale nel Cinquecento fu aggiunto il portale che vediamo oggi.
Anche la regina Leonor, moglie del rè Joào II, venne a risiedere qui nel 1491, dopo la morte del figlio Afonso, fondandovi la Confraternita della Misericordia. A lei si deve la costruzione della Chiesa della Misericordia, del 1498, decorata con maioliche settecentesche.
È bello fare il giro della cinta Muraria nella sua parte più alta ammirando nella sua completa interezza il Paese dall'alto.

Obidios - Cittadina Descrizione - Clicca x Ingrandirla Obidios - Cittadina - Clicca x Ingrandirla Obidios - Cittadina - Clicca x Ingrandirla Obidios - Cittadina - Clicca x Ingrandirla
Obidios - Cinta Muraria - Clicca x Ingrandirla Obidios - Cinta Muraria - Clicca x Ingrandirla Obidios - Vista Completa Cinta Muraria -  Clicca x Ingrandirla Obidios - Vista Completa Cinta Muraria -  Clicca x Ingrandirla

 

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