BALANCKANCHE

CHICHEN-ITZA

CHEMUYL

TULUM

 

BALANCKANCHE

La Grotta di Balankanché ('Trono del Sacerdote del Giaguaro'), un'interessante Grotta con Stalattiti e Stalagmiti, scoperta per caso nel 1959. L'accesso al sotterraneo, luogo di culto e di sepoltura, inviolato evidentemente da molti secoli, era sbarrato da grosse pietre.
La grotta fa probabilmente parte di un vasto labirinto di cavità e acque, che attende di essere esplorato.
Il visitatore può osservare, in queste grotte illuminate artificialmente, Ciotole e Chiavi in Argilla disposte a suo tempo dai sacerdoti, Metatas (macine per il mais), turiboli di coppale e altri reperti. Molti degli oggetti consacrati al culto sono decorati con il volto del dio della pioggia Tolteco-Azteco, per cui si presume che la grotta fosse una Necropoli prettamente Tolteca.
Al centro c'è una stalattite congiunta a una stalagmite, che ricorda un Ceiba, l'albero sacro dei Maya. Uno stretto passaggio conduce in un'altra cavità di stalattiti situata più in basso, alla cui estremità uno specchio d'acqua cristallina circonda un altare dedicato sempre al dio della pioggia Tlàloc.
Nello stagno vivono piccoli gamberi e pesci ciechi.
Ciotole e Vasi Grotta

Lago in Grotta

Stalattiti

 

 

CHICHEN-ITZA

CENNI STORICI
Chichén Itzà fu probabilmente fondata intorno al 450 d.C. dalle tribù emigrate dal sud. Si suppone attualmente che la località non sia stata abbandonata alla fine dell'era classica dei Maya (intorno al 900), come avvenne per le altre importanti località al centro e al sud della regione (Campeche, Chiapas, Guatemala e Honduras). Secondo studi recenti si pensa perfino che già nel VII e VIlI secolo fossero arrivate in questa zona tribù dall'altopiano del Messico centrale, che si unirono ai Maya. È possibile poi che nel IX o X secolo sia avvenuto un rimpatrio, cosa che sembra testimoniata da componenti maya presenti a Tollàn (Tuia).
Predomina comunque la tesi che i Toltechi fossero emigrati intorno al 1000 d.C. da Tollàn, distante 1200 km, per stabilirsi nella località che a quel tempo si chiamava ancora probabilmente Uucil-abnal (in maya 'sette cespugli').
Nel periodo di maggior splendore di Chichén Itzà gli elementi stilistici predominanti furono quelli toltechi, cosicché le costruzioni, nonostante mostrino molte caratteristiche maya, assomigliano in modo sorprendente a quelle dell'antica capitale tolteca di Tollàn.
Anche le annotazioni sulla fine di Chichén Itzà sono contraddittorie, probabilmente fu abbandonata nel 1250 d.C, Subito dopo si arrivò a una divisione, una parte della tribù degli Itzà fondò sotto la stirpe dei Cocom la città di Mayapàn, da dove dominò, fino al 1450 circa, il nord della penisola. In questo periodo Chichén Itzà perse tutta la sua importanza, poiché l'attività edilizia era cessata e una gran parte della città era stata abbandonata.
Negli anni Sessanta soprattutto l'Istituto Messicano di Antropologia e Storia si interessarono alla zona.
 
SITO ARCHEOLOGICO
L'area archeologica si estende su un territorio di circa 8 km2. Come in quasi tutti i siti precolombiani, anche a Chichén Itzà è disseppellita soltanto una piccola parte degli edifici, il resto giace ancora nascosto sotto un rigoglioso manto vegetale.
Le indicazioni che conducono agli edifici, spesso imprecise, risalgono ad antiche fonti spagnole o sono state apposte da archeologi; i nomi storici maya sono quasi tutti dimenticati.
Nel gruppo settentrionale si trovano principalmente caratteristiche dello stile Tolteco.
Elementi tipicamente toltechi sono le statue di pietra di guerrieri in posizione eretta, che sorreggevano tetti di templi o altari.
Il simbolo sempre emergente del serpente piumato sostituiva le rappresentazioni di Chac (Dio della pioggia dei Maya).
Anche scene di battaglie e di sacrifici appaiono più spesso qui che non nell'arte classica dei Maya.
 
IL CASTILLO
Il Castillo, chiamato anche Piramide di Kukulkàn. Come quasi tutte le costruzioni precolombiane anche questo edificio venne edificato seguendo rigorosamente leggi astronomi che e astrologiche.
La piramide, alta complessivamente 30 m, molto suggestiva nella sua semplicità classica e magnificamente restaurata, è costituita da 9 terrazze e 4 scalinate che simboleggiano i nove cieli e i quattro punti cardinali. Ognuna delle 4 scale ha 91 gradini, per un totale di 364, con la piattaforma come ultimo gradino, sono in tutto 365, che corrispondono appunto ai giorni dell'anno.
Sulle scale è ogni volta collocata una testa di serpente.
Quando si è raggiunta, con la ripida scala a 45°, la piattaforma più alta, appare il tempio di Kukulkàn vero e proprio.
Da qui si gode uno stupendo panorama su tutta la zona. L'entrata principale ha ai lati due colonne a forma di serpente, tipicamente Tolteche.
All'interno un tempio in stile maya completamente giacente su una precedente piramide più tardi rimaneggiata. All'entrata sono stati ritrovati un Chac-mool in pietra e un trono a forma di giaguaro in pietra dipinto in colore rosso, la cui pelle era intarsiata di pozzetti di giada. Si giunge a queste stanze attraverso un passaggio che conduce all'interno della piramide.
Il giorno dell'Equinozio, di primavera e d'autunno, la piramide di Kukulkàn diventa teatro di una spettacolare apparizione. Al calar del sole in questi due pomeriggi, e fino al tramonto, le ombre degli angoli delle 9 terrazze della piramide si proiettano sul muro nord-occidentale della scalinata, creando così una linea che si proietta verso le teste di serpente, dando l'impressione di un grosso serpente che sta scendendo dalla cima della piramide-simbolo di Kukulkàn annunciando il periodo della semina e il termine delle piogge.
Piramide di Kukulkan Piramide di Kukulkan Piramide di Kukulkan Piramide di Kukulkan
Vetta della Piramide di Kukulkan Vetta della Piramide di Kukulkan

 

IL TEMPIO DEI GUERRIERI - GRUPPO DELLE MILLE COLONNE - BAGNI DI VAPORE - POZZO DEL SACRIFICIO
Il Tempio dei Guerrieri è una splendida costruzione su una piattaforma a gradini, circondata da ampi portici. Non c'è dubbio che sia un'imitazione ingrandita del "Tempio della Stella del Mattino" di Tuia. Diverse file di pilastri quadrangolari conducono alla scalinata, alla fine della quale si trova un Chac-mool.
Due grandi colonne a immagine di serpente formano l'entrata al tempio principale. Le teste giacciono a terra e le code, originariamente portanti l'architrave, si innalzano al cielo.
Più indietro quattro statue di guerrieri sorreggono il grande altare di pietra.
All'interno della piramide gli archeologi hanno ritrovato le rovine di un precedente Tempio dei Guerrieri.
Il Gruppo delle Mille Colonne sta alla base del Tempio dei Guerrieri.Non si sa a che cosa servisse in origine questo nucleo, potrebbe essere stato una piazza del mercato o un luogo di riunioni. Accanto si trova un campo per il gioco della pelota (Juego de Pelota), il cosiddetto Mercato (Mercado} e un bagno di vapore (Temazcalli}, del quale si distinguono bene l'atrio, il vero e proprio bagno e la caldaia.
Cenote de los Sacrificios. Questo pozzo naturale, rotondo, ha un diametro di 60 m e le sue pareti superano lo specchio d'acqua fino a 24 m. La maggiore profondità finora misurata è di 82 m. Il cenate fu considerato, dal VII secolo sino alla conquista spagnola, luogo di sacrificio e meta di pellegrinaggi. Un bagno turco all'estremità delle acque sarebbe dovuto servire per una purificazione rituale. Nei periodi di siccità venivano immersi nel pozzo uomini vivi e oggetti preziosi come sacrificio per gli dei, soprattutto per il dio della pioggia Chac. Già tra il 1904 e il 1907 Bowdicht e Thompson si tuffarono alla ricerca delle offerte, trovarono scheletri di 50 uomini nonché numerosi oggetti in ceramica, pietra, oro, rame, giada e ossidiana. Ricerche negli anni Sessanta scoprirono nuove profondità e portarono alla luce ancora 4000 oggetti artisticamente simili, e anche pezzi di resina, di coppale, bambole di legno e di caucciù nonché ossa umane e animali. La leggenda che nel cenate venissero sacrificate soprattutto belle vergini è stata confutata dall'esame degli scheletri ritrovati, appartenenti principalmente a uomini e bambini.
Tempio dei Guerrieri Tempio dei Guerrieri-Ridotto Gruppo delle Mille Colonne e Tempio dei Guerrieri Gruppo delle Mille Colonne
Bagni di Vapore Bagni di Vapore Bagni di Vapore Bagni di Vapore
Bagni di Vapore Bagni Pozzo del Sacrificio

 

IL GIOCO DELL PELOTA - TEMPIO DEI GIAGUARI - TOMBA DEL GRAN SACERDOTE - OSSERVATORIO
Come in quasi tutte le città maya, anche Chichén Itzà ha diversi impianti per il rituale Gioco della Pelota.
Il vero e proprio campo da gioco è lungo circa 146 m e largo quasi 37 m, circondato da mura alte 8,5m. Nel mezzo delle due mura laterali è posto, a un'altezza di 7,5 m, un cerchio di pietra, abbellito da motivi a forma di serpente.
I giocatori dovevano tirare una palla di ebanite attraverso questi cerchi di pietra usando gomiti, ginocchia e fianchi.
La palla, simbolo del Sole, non doveva toccare il terreno poiché altrimenti si sarebbe interrotto il corso simbolico del Sole.
Si suppone che i perdenti in questo gioco fossero sacrificati. Le mura venivano chiuse in basso da una rampa, i cui pannelli mostrano rappresentazioni in rilievo dei giocatori condotti al sacrificio. In totale a Chichén Itzà sono stati trovati sette campi per il gioco della pelota.
 
Il Tempio dei Giaguari si appoggia al muro del campo per il gioco della pelota. Sul lato aperto verso la grande piazza si trova un rilievo di pietra rappresentante un giaguaro, che funge da altare. Il piano superiore della costruzione, accessibile attraverso una ripida scala, si apre a ovest sul campo da gioco.
Colonne a forma di serpente sono presenti ai lati dell'entrata come nel Tempio dei guerrieri. La facciata è decorata da numerosi fregi che perlopiù rappresentano giaguari. All'interno si possono ammirare ancora delle pitture murali, che rappresentano chiaramente una battaglia tra i Maya e i Toltechi.
La Tomba del Gran Sacerdote, una piramide alta 10 m che ha subito molti danni. La costruzione contiene sette tombe con scheletri e oggetti di valore.
Più in là, si trova il Caracol uno degli edifici più interessanti di questa città, che serviva chiaramente da Osservatorio.
Un passaggio a spirale e leggermente in salita si attoreiglia all'interno della costruzione rotonda, edificata su una piattaforma a due livelli. Soltanto due volte all'anno i raggi del sole penetrano per pochi secondi attraverso strette fessure fino al centro dell'edificio, in questo modo semplice e sicuro i sacerdoti di Chichén Itzà determinavano il tempo.
Campo per il gioco della Pelota Tomba del Gran Sacerdote Osservatorio Osservatorio

 

Andando verso sud si arriva all'Edificio delle Monache, così chiamato, erroneamente, dagli Spagnoli. La costruzione riccamente decorata e i locali annessi sono stati costruiti in stile Chenes dai Maya. Le decorazioni in pietra, che ricoprono quasi completamente le facciate, simboleggiano Chac, il dio maya.
Restano ancora da citare, situati in questa zona di Chichén Itzà, il Tempio delle Pitture Murali  con rilievi rappresentanti guerrieri toltechi e giaguari.
La Casa Rossa (Casa Colorada o Chichan-chob), la Casa delle Macine (Casa de los Metates), il Tempio del Cervo (Tempio del Venado), nonché un altro campo per il gioco della pelota.
Edificio delle Monache Edificio delle Monache Casa Rossa

 

ALTRE IMMAGINI
Area del Mercato Casa delle Macine Colonnata NordOrientale Statua
Statue Tempio dei Tavoli Tempio delle Pitture Murali Tempio
Tempio Tempio Tempio Tomba del Chac Mool

 

 

CHEMUYL

Mare Mare Spiaggia

Mare

Palme

 

TULUM

CENNI STORICI
Tulum è l'Unica Città Fortificata dei Maya sul Mare. Questo luogo, che verso la terraferma è racchiuso da mura, troneggia ben visibile su un promontorio roccioso alto 12 m, al di sopra della bianca spiaggia di sabbia del Mar Caribico. Nonostante non abbia un particolare significato dal punto di vista architettonico, in confronto ad altre località maya, Tulum è una delle rovine più interessanti e affascinanti da visitare dello Yucatàn, grazie alla sua posizione e alle pitture murali che vi furono ritrovate. Non si hanno molte notizie sulla storia più antica di Tulum (in maya 'fortezza'). Il nome originario della città pare fosse Zamà (in maya 'alba'). Oggi questa località viene attribuita al periodo post-classico maya (dopo il 1200 d.C.), cioè al periodo Maya-Tolteco. Gli edifici più importanti furono edificati probabilmente soltanto intorno al 1450. Anche se a Tulum fu trovata una stele che reca la data del 564 d.C., oggi si suppone che essa provenga da un'altra località, molto probabilmente Tancah. I mèmbri della spedizione spagnola guidata da Juan de Grijalva costeggiarono lo Yucatàn e nel 1518 furono i primi europei ad avvistare la fortezza. Pare che la città fosse abitata fino al 1544, cioè quando gli Spagnoli conquistarono il nordest. Verso la fine del secolo scorso, durante la 'guerra delle caste', indios maya si barricarono dietro queste mura.
SITO ARCHEOLOGICO
Le rovine di Tulum, che coprono un'area relativamente piccola, verso l'entroterra sono circondate da mura fortificate. La superficie all'interno di tali mura misura da nord a sud 380 m e da est a ovest 165. La cinta muraria di pietra era in origine alta dai 3 ai 5 m e in media larga 7 m; aveva cinque uscite provviste di lastroni di pietra. Questo tipo di complesso fa pensare che Tulum non fosse soltanto un luogo di culto religioso ma anche zona abitativa. Sopra il bastione c'era un camminamento protetto da una ringhiera. In ciascuno dei due angoli interni si trova un piccolo tempio che assolve anche alla funzione di torre di
guardia.

La costruzione di dimensioni maggiori viene chiamato Castillo e si erge sul lato orientale alto sul mare. Da quanto si è potuto stabilire, la costruzione risale a 3  diversi periodi. Una larga scalinata conduce ad una terrazzasulla quale poggia il tempio, formato da 2 vani e davanti al quale c'è una pietra che probabilmente serviva da altare per i sacrifici umani.L'ingresso è suddiviso da 2 colonne serpentine

Il Castillo Il Castillo Il Castillo

Il Castillo

Il Castillo Il Castillo
La costruzione più importante di Tulum dal punto di vista archeologico è il Tempio degli Affreschi. Si trova all'incirca al centro sia dell'area urbana entro le mura sia dell'asse est-ovest. Probabilmente, almeno nelle sue parti essenziali, fu costruito intorno al 1450. Come accadeva spesso nel caso degli edifici sacri dei Maya, anche questo tempio, nel corso del tempo, è stato più volte ricostruito.
Mura Il Grande Palazzo Recinto Interno

Vista del Sito Archeologico

Vista del Sito Archeologico Tempio degli Affreschi
Spiaggia Spiaggia Spiaggia

Struttura 25

Struttura 20

 

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